Matematicamente

lunedì 1 settembre 2008

Pierre De Fermat E Il Suo Ultimo Teorema

Cari ragazzi e cari lettori, eccomi qui con un'altra segnalazione riguardante un articolo dell'amico Mauro Antonetti. Ragazzi, se scrivete post così interessanti, io non so resistere....


150px-Pierre_de_FermatL'argomento dell'articolo riguarda Pierre de Fermat e l'ultimo famosissimo teorema (sarebbe corretto parlare di congettura...). Mauro ci aggiorna circa la questione, tracciandone un delizioso excursus storico-scientifico.


Riporto la parte iniziale dell'articolo di Mauro, che vi invito a leggere per intero, seguendo l'url dello screenshot, che trovate alla fine del  post.


***


Pierre de Fermat (Beaumont-de-Lomagne, 17 agosto 1601 - Castres, 12 gennaio 1665) è stato un matematico francese che ha dato importanti contributi allo sviluppo della matematica moderna.


In particolare, è stato, insieme a Leibniz e Newton, il precursore del calcolo differenziale; indipendentemente da Cartesio scoprì i principi fondamentali della geometria analitica; attraverso la sua corrispondenza con Pascal è stato uno dei fondatori della teoria della probabilità; infine ha dato notevoli contributi alla geometria analitica e alla teoria delle probabilità.


Il campo in cui Fermat fu più attivo, però, è sicuramente la teoria dei numeri, tanto da poter essere considerato uno dei fondatori di questa disciplina. Espresse molte della sue scoperte sotto forma di congettura, senza fornirne dimostrazione; molte di queste furono trovate nel XVIII secolo da Eulero, mentre per altre si dovette aspettare ancora più tempo.


Il teorema più famoso di Fermat è senza dubbio, il cosiddetto ultimo teorema di Fermat (ultimo non perché sia stato l'ultimo a essere da lui enunciato, ma perché è stato l'ultimo a essere dimostrato). Il suo enunciato è molto semplice ma la sua dimostrazione ha rappresentato una sfida per secoli. Esso dice che non è possibile trovare quattro numeri interi x, y, z e n, con n > 2, tali che


xn + yn = zn


Fermat annotò la sua congettura sul margine di un volume dell'Arithmetica di Diofanto (il matematico greco che per primo ha studiato le equazioni a soluzioni intere) che stava commentando, con le seguenti parole:


“Al contrario è impossibile dividere un cubo nella somma di due cubi, una quarta potenza in due quarte potenze, e, in generale, una potenza qualunque di grado superiore a due, in due potenze dello stesso grado. Ho scoperto una mirabile dimostrazione di tale teorema generale che questo margine è troppo piccolo per contenere.”


***


Se siete a conoscenza di altre informazioni e novità in merito all'ultimo teorema di Fermat, vi sarò infinitamente grata se vorrete indicarle con un commento al post.


Aspetto, naturalmente, i vostri commenti anche se non portatori di novità!


Ed ecco lo screenshot e l'url con cui raggiungere l'articolo originale!




12 commenti:

  1. Ecco, la dimostrazione di Andrea Ossicini è proprio ciò che mi ero ripromesso di leggere in questi giorni.


    Maurizio.

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  2. Vedi, quando si dice il caso, Mauri?


    Constato che ti sei creato un account su splinder. Bravo...;)


    Vado ad aggiungerti tra i "friend"


    RispondiElimina
  3. Grazie della segnalazione, Annarita!


    Un abbraccio!

    RispondiElimina
  4. Sono mancato per soli tre giorni e ritrovo articoli stupendi arretrati...quanta bella roba..


    Non riesco a starti dietro mia cara!! :D


    Vado a leggere anche questo subito.. :)


    Bacio.

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  5. Un giro per blog didattici per augurare a tutti un Buon anno scolastico!!

    mt

    RispondiElimina
  6. @MauroPiadi: di niente, mio caro:).

    Il post merita alla grande...


    @Paolo: ne ho approfittato del fatto di poter disporre del computer a tempo pieno;)


    @mtb: grazie di cuore. Ricambio l'augurio, Maria Teresa:)


    A presto!

    annarita

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  7. Non so molto di Fermat e del suo teorema, potrei celiare ma non desidero rovinare un post cosi' interessante, dopo che la mia ''sorellina'' ha cosi' bene infiocchettato il mio blog.

    Dedico a te e al Red Passion di Mauro questo aiku


    Amorevole

    Ricordo, carezza di

    Rosso incontro


    Un abbraccio

    Vale

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  8. hai scovato un bel post e un sito proprio simpatico e originale...ma come fai a seguirne così tanti?!


    Volevo segnalarti che avevo segnalato un libro - molto noto e ben fatto - sul teorema in questione:

    http://micheblog.wordpress.com/2007/12/29/lultimo-teorema-di-fermat-simon-singh/


    Ciao!

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  9. @pier luigi: grazie "fratellone"...un aiku bellissimo.


    Informerò il mio amico Mauro, che ne sarà felice!


    Baciotti

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  10. michelangelo, grazie della segnalazione del libro. In effetti avevo letto il tuo post e mi ripromettevo di citarlo. Inserirò il link al tuo post appena posso...


    Il blog di Mauro Antonetti è originale e interessante. In quanto a come faccio a seguire tanti blog...non lo sapevi che sono una donna bionica?;)


    Un abbraccio e a presto:)

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  11. Caro Mauro,

    Volevo segnalare la mia straordinaria scoperta, che spero che con il tempo venga accolta dall'intero mondo accademico.

    Il mio nome è Andrea OSSICINI e in tale missiva mi riferisco al celeberrimo Ultimo Teorema di Fermat.

    In pratica il mio lavoro sull’Ultimo Teorema di Fermat è stato finalmente accettato e pubblicato dalla rivista “Journal of Analysis & Number Theory” di NSP.

    http://www.naturalspublishing.com/ContIss.asp?IssID=1779

    In fondo all'email ti fornisco anche un indirizzo contenente il mio lavoro(trattasi di appena 5 pagine).

    In pratica la mia prova si regge sulla contrapposizione di due Teoremi , per precisione il Teorema 1.1 e il Teorema 2.1, che viene messa in risalto in modo ineccepibile dall’argomento del Capitolo 4, ovvero L’Analisi Diofantea di secondo grado.
    Questo mio risultato è stato ottenuto ben 383 anni dopo l’annuncio di Fermat (1637).

    Il numero 383 è un numero primo e forse non è un caso visto che Generazioni di Matematici si sono invano cimentate nel Tentativo di provare un Teorema di cui Fermat pretendeva di avere una dimostrazione.

    Io sono oramai convinto che Fermat l’avesse concepita in modo esattamente uguale a quello che io ho illustrato nel mio lavoro.

    Per inciso le Doppie Equazioni di Eulero [vedi l’Eqs.(1)] risolvono l’Ultimo Teorema di Fermat nel caso di esponente dispari maggiore di 1, ma se uno fissa nelle stesse equazioni, più generali, illustrate nell’Eqs. (0) i valori m=1 e n=-1 , può facilmente ricavare anche la dimostrazione dell’Ultimo Teorema di Fermat, per esponente 4 e relativi multipli, proprio come aveva fatto Fermat.

    La cosa ancora meravigliosa è che le Doppie equazioni di Eulero risalgono al 1780, ovvero quando Eulero era completamente cieco.

    Forse se fosse stato in possesso della sua vista, lui stesso non avrebbe avuto alcuna difficoltà a concepire la mia dimostrazione.
    In fondo quasi tutti i Teoremi di Fermat, sono stati dimostrati da questo “immenso” uomo della Scienza Teorica nonché Applicata.

    Mi piacerebbe che voi possiate trovare l'opportunità di diffondere tale risultato nel modo che ritiene più appropriato e comunque rimango a disposizione per ogni chiarimento

    Cordialmente.


    Prof. Andrea Ossicini


    http://www.naturalspublishing.com/files/published/e73t3vd0751hqp.pdf

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  12. In alegato la prova meravigliosa "perduta",
    che aveva Fermat !!!!!
    http://www.naturalspublishing.com/files/published/e73t3vd0751hqp.pdf

    Buoba Lettura.

    RispondiElimina

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