Matematicamente

lunedì 16 agosto 2010

Contro l’ora di Matematica – Un Manifesto Per La Liberazione DiProfessori E Studenti

Cari colleghi,

suggerisco la lettura di un libro che non dovrebbe mancare nella biblioteca degli insegnanti di matematica...e non solo!

Faccio una premessa.

Paul Lockhart ha scritto anni fa Lamento di un matematico.


[Consultare l'articolo di Keith Devlin, pubblicato su MAA nel marzo 2008, e la traduzione di Fausta Zibetti, apparsa su Xla tangente]

  Successivamente ne ha curato anche una versione “estesa”. Si tratta di: 
Contro l’ora di matematica - Un manifesto per la liberazione di professori e studenti, pp. 117, Rizzoli.
Questo appassionato libretto svolge una critica impietosa a un’istruzione che uccide ogni piacere della scoperta ed è, insieme, un inno gioioso alla libera creatività dello spirito!

“Giocare! Insegnare agli studenti a giocare a scacchi e a Go, a Hex e a Backgammon, a Germogli e a Nim. Inventare un gioco. Fare dei puzzle. Proporre situazioni in cui è necessario un ragionamento deduttivo. Non preoccuparsi di notazioni e tecniche, ma aiutarli a diventare pensatori matematici attivi e creativi”.


Questi sono i consigli, rivolti da Paul Lockhart, agli insegnanti che sono impegnati a svolgere l'arduo compito di avviare i giovani studenti allo studio della Matematica. Le sue idee sono pienamente condivisibili!

Lockhart, docente di Matematica alla Saint Ann’s School in Brooklyn, New York, espone tali idee nel libretto succitato, tradotto da Rizzoli. Il titolo originale è Mathematician’s Lament, con il sottotitolo Come la Scuola ci allontana dalla nostra più affascinante e fantastica forma d’arte, indubbiamente più intrigante e appropriato per un libro che vuol essere un manifesto contro un certo modo diffuso, negli Stati Uniti e forse ancor più in Italia, di fare matematica, e che si sofferma quasi esclusivamente sul calcolo e sugli aspetti tecnici di questa affascinante disciplina.


Dalla prefazione di Keith Devlin: "Questo libro, così come il saggio da cui trae origine, dovrebbe costituire una lettura obbligatoria per chiunque si occupi professionalmente di insegnare la matematica, per ogni genitore che abbia un figlio in età scolare e per ogni funzionario scolastico o governativo che abbia delle responsabilità relative all’insegnamento della matematica. Forse non vi troverete d’accordo con tutto quello che Paul sostiene, forse riterrete che il suo approccio all’insegnamento non possa essere adottato on successo da ogni insegnante, ma le sue parole saranno senz’altro un ottimo spunto di riflessione”.

… “Questo breve saggio è riconosciuto come una pietra miliare della comunità degli insegnati di matematica, una lettura imprescindibile”.

La matematica non coincide con formule da memorizzare, arzigogolate procedure da seguire, definizioni da ripetere pedissequamente, o altri simboli privi di significato per i giovani studenti!  No! La matematica è ben altro, fortunatamente!

Gli aspetti descritti appartengono a quella deprimente caricatura cui l’ha ridotta la scuola!  E' ciò che afferma Paul Lockhart, coraggioso insegnante che ha scelto di rivoluzionare i metodi di insegnamento frustranti e ansiogeni che il programma potrebbe costringere ad attuare. La vera matematica secondo Lockhart (ed io concordo pienamente) è una meravigliosa forma d’arte, è la creazione di un mondo immaginario popolato da creature fantastiche, è “poesia della ragione”.

5 commenti:

  1. Proprio vero Annarita: anche quel benedetto programma da svolgere necessariamente, soprattutto in vista degli esami, spesso è una vera e propria palla al piede! Ci si sente tarpare le ali ...della creatività e ci costringe a non poter recitare i versi della stupenda "poesia della ragione".
    Hai citato un interessantissimo libretto che tutti gli addetti ai lavori, e non solo, dovrebbero leggere.
    Grazie e complimenti per il post!,
    maria I.

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  2. Rosaria: dopo aver letto questo post 
    vien voglia di scoprire questa 
    meravigliosa "opera d'arte"
    e anche di inoltrarsi 
    nella "poesia della ragione"
    Vorrei tanto impararla 
    deve essere veramente bella
    Bacione 


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  3. Grazie a te, Maria, per condividere i miei post ed essere vicina con il tuo supporto.

    Un abbraccione.

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  4. Ovvia, mi spingi a leggerlo, mi ha incuriosito., desidero approfondire l'argomento. Grazie per segnalarlo.

    Buon pomeriggio, Annarita.

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  5. Rino, sono contenta di aver destato la tua curiosità perché il libro merita.

    Fai bene a volerlo leggere.

    Un salutone e a presto!

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