Matematicamente

lunedì 18 aprile 2011

La Matematica Di Ummagumma

E' con estremo piacere che vi presento, con il consenso dell'autore, "La Matematica di Ummagumma", il doppio articolo con cui Paolo Alessandrini ha partecipato alla 36esima edizione del Carnevale della Matematica, ospitata dai Rudi Matematici il 14 aprile scorso.

A mio avviso, il duplice contributo è tra i più originali e interessanti della citata edizione..., e, come già sapete, non mi lascio sfuggire le "cose buone"!

Ma chi è Paolo Alessandrini?


Riporto le informazioni personali, prese dal suo profilo su Blogger.

"Sono nato a Verona nel 1971, e mi sono laureato a Padova in Ingegneria Informatica con una tesi sperimentale su un algoritmo euristico, vincitrice del premio Camerini-Carraresi 1999. Nel 2004, sempre a Padova, ho vinto un posto di dottorato in Matematica Computazionale. Da diversi anni collaboro con quell’Università per progetti di ricerca su algoritmi di ottimizzazione. Nell'aprile 2010 sono stato correlatore di una tesi di laurea specialistica in Ingegneria Gestionale. Ho lavorato per anni nella direzione IT del centro ricerche di una multinazionale farmaceutica, partecipando a progetti internazionali e coordinando lo sviluppo di sistemi informatici; attualmente sono project manager IT in un'importante società di ingegneria. Mi occupo di divulgazione scientifica attraverso conferenze, trasmissioni radiofoniche e articoli, e prediligo gli argomenti di matematica discreta e informatica teorica. Sono consigliere del Gruppo Divulgazione Scientifica Dolomiti "E. Fermi". Per anni ho svolto attività divulgativa in un circolo astrofilo. Sono fondatore e presidente di un'associazione culturale che coniuga scienza e arte attraverso eventi e iniziative."


Paolo è autore del blog di (infor)matematica giocosa "Mr. Palomar". Vi consiglio di visitarlo perché ne vale la pena.

Ma torniamo alla Matematica di Ummagumma. Ho unito i due contributi in un unico file che potete scaricare liberamente sotto licenza cc da Google Docs, oppure leggere online dal widget di Calaméo.

Cliccando al centro del widget, potete consultare il file in modalità fullscreen.




12 commenti:

  1. Cara Annarita, di una cosa devo ringraziarti.
    Anche se non riesco ad afferrare
    la matemtica come si dovrebbe.
    Ma una cosa afferro,
     la sua bellezza e potenza.
    La matematica è una
    disciplina che e arte.
    ho letto il widget,
    anche non capendolo ma  ho 
    afferrato la sua  bellezza.
    Dico la verità.
    Complimenti ad Alessandrini 

    Grazie a te di avermi aperto
    un mondo che non conoscevo.
    Sono contenta anche così.

    Un bacione.
    Ciao.

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  2. Eh, Annarita, lo sappiamo bene che sei una "scopritora" di talenti! E anche questa volta non hai sbagliato.

    Complimenti a Paolo Alessandrini per il bellissimo articolo. L'ho scaricato.

    Un salutone.
    Arte

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  3. Ne sono contenta anch'io, cara rosariella!

    Un bacione!

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  4. Aggiungo che il termine fu utilizzato dai PF per il suo suono, come essi stessi hanno affermato:

    "E' vero, Ummagumma è una parola di slang che a Cambridge significa ... Ma noi la utilizzammo solo perché ci piaceva il suo suono. E si può pronunciare in modo che sembri sia un canto che una esclamazione."

    "True, Ummagumma is the Cambridge slang word for ... But we adopted it only because it sounded good to us. You can also pronounce it as if it were a song or an exclamation."

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  5. OK.
    Dove porta certe volte l'eccessiva curiosità!!!
    Va benissimo la spiegazione ed il motivo dell'utilizzo che ne hanno dato i PF.
    Grazie
    Marco

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  6. Molto belli ed interessanti questi contributi, Annarita! Complimenti a Mr. Palomar per aver dato della matematica la giusta visione: non è una disciplina chiusa nella sua torre eburnea, restia al "dialogo" con le altre discipline, arida ed asociale e destinata a pochi eletti.La matematica è così come Alessandrini ce la presenta: collegata all'informatica, nella ricorsione del fattoriale, all'arte, con riferimento alle esplorazioni dell'infinito e alla geometria frattale, ispirate dall'originalissima copertina dell'album dei Pink Floyd. Per l' evidente carattere interdisciplinare è , nel contempo, collaboratrice  e signora delle scienze. Non è un  caso se la matematica è stata definita regina e ancella di tutte le discipline scientifiche.
    Grazie mille a te e all'autore di questi originalissimi contributi.
    Un abbraccione,
    maria I.

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  7. Cara Maria, non posso che essere d'accordo con te.

    Un abbraccio e grazie del commento.

    annarita

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  8. Ciao a tutti!
    Sono Paolo Alessandrini, alias Mr. Palomar, autore del post al quale Annarita ha gentilmente dato visibilità attraverso la pubblicazione sul suo bel blog.
    Ringrazio di cuore tutti i visitatori che hanno voluto esprimere il loro apprezzamento per il mio contributo, in particolare a Rosariella, Artemisia01, Marco, Maria.
    Sono davvero commosso per queste numerose dimostrazioni di stima nei miei confronti, e al tempo stesso orgoglioso di avere contribuito, nel mio piccolo, a stimolare la curiosità e a mostrare la matematica in un modo diverso e giocoso.
    Le vostre espressioni di apprezzamento mi stimolano a scrivere nuovi post per continuare sulla stessa scia che, a quanto pare, è molto gradita.
    Un particolare grazie a Marco, che ha evidentemente molto apprezzato la molteplicità dei temi toccati dal mio articolo; grazie specialmente per aver colto il mio intento di parlare di temi potenzialmente difficili con linguaggio semplice e divertente, ricorrendo dove possibile al collegamento interdisciplinare. Per me questa è la divulgazione, e soprattutto è la divulgazione che mi diverte fare.
    Un grazie speciale anche a Maria I.: sono d'accordo con te, la matematica deve essere fatta uscire dalla sua torre d'avorio, e anche  per questo mi è sembrata particolarmente significativa la "contaminazione" con un ambito così "pop" come quello della musica rock, quanto di più apparentemente lontano dalla matematica possa esistere.
    Grazie ancora a tutti, a presto!
    Paolo

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  9. @ Mr. Palomar
    Grazie a te Paolo; preferisco Mr. Palomar che non so da cosa derivi e quale significato nasconda, ma mi piace, soprattutto quel Mr. che da un senso di "autorevolezza giocosa", un po' di quel  british humor necessario (o almeno consigliato) anche quando si parla di cose serie come la Matematica, dove sorridere e meravigliarsi non è certo un "peccato".
    Sull'uso del linguaggio semplice anche quando si trattano argomenti "complessi", credo che molti dovrebbero "imparare", o forse, più semplicemente, dovrebbero "adottare" se si vuole fare davvero divulgazione, ma spesso, leggendo qua e la, sembra che alcuni non abbiano come obbiettivo la divulgazione bensì una sorta di narcisismo pseudo-divulgativo.
    Loro: "guarda come sono bravo... guarda quante ne so..."
    Io: "si, si, va bene, sei molto bravo, credo, ma io non ci ho capito un cavolo..."
    Quindi ancora complimenti a te, Mr. Palomar (feeddato al volo), e grazie per la tua condivisione.
    Un salutone
    Marco


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  10. Ciao, Paolo. E' stato un piacere ospitare il tuo interessante articolo. Mi auguro che l'esperienza possa essere replicabile.

    La Matematica ha bisogno di divulgatori in gamba come te.

    A presto.

    annarita

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  11. Riporto una particolare domanda di un lettore che ha così commentato un mio scritto pubblicato tempo fa su questo stesso blog. Di seguito è posta la mia risposta che, a conclusione trae spunto da questo doppio articolo di Paolo Alessandrini. Dimostro così come questo lavoro, "La Matematica Ummagumma", sia illuminante per entrare nel mondo dell'arte e capirne l'immensa utilità che vi deriva.

    Salve, ho letto con interesse i suoi lavori su "Entropia e arte" riguardanti Raffaello, ma potrebbero esserci altri artisti connessi a questo argomento?
    Grazie mille,
    Alessandro


    @ Alessandro, salve

    Grazie per l'interesse al mio scritto e questa è la mia risposta:
    Se per argomento, cui si riferisce la sua domanda, è un supposto stato entropico in altri artisti, ebbene, non credo che tutte le espressioni d'arte in genere vi sfuggono. Qui risiederebbe il distacco dalla realtà della concezione che l'artista crea come una sua peculiare immaginaria visione speculare. Lo specchio, questo ha di magico e geniale, di non essere perfettamente piano, come se fosse proprio questo lo scopo dell'artista e non tanto l'opera. Di qui il trasporto, magari, a visioni, una di seguito all'altra, così come sono stato portato a fare. Non è detto che io abbia ragione nell'averle immaginate e, dunque, costituire una critica da accettare, al pari di quella di un accademico dell'arte. E allora è, se non questo, la dimostrazione di cosa che cogita la mente al cospetto di un'opera d'arte, specie se di un Raffaello.
    Ecco che il mio pensiero si imparenta in qualche modo all'arte che qui si nutre e si evolve ed è come "un sistema di matrioske, o di scatole cinesi. In altre parole un interessante sistema di ricorsività - ricorsione come amano dire gli informatici. La ricorsività si viene a creare ogni qualvolta un oggetto contiene una copia di sé stesso, o fa in qualche modo riferimento a sé stesso. Qualcosa di molto simile all'autorefenzialità."
    Ma sto rieferendomi ad una personale opera d'arte che si genera in chi si dispone a guardare - mettiamo - Madonna della Seggiola di Raffaello e vale per qualsiasi altra opera d'arte.
    Il ricorso alla concezioni delle matrioske e ciò che vi segue le ho tratte da un pregevole e interessante lavoro di un intraprendente giovane ingegnere informatico, Paolo Alessandrini. È un doppio articolo intitolato "La Matematica Ummagumma" che ho letto con molto interesse su Matem@ticamente dell'amica, la prof. Annarita Ruberto che qui ci ospita [<a href="http://www.splinder.com/myblog/comment/list/23262216#cid-64457971">http://www.splinder.com/myblog/comment/list/23262216#cid-64457971</a>.

    Gaetano

    RispondiElimina
  12. Un grazie anche a Gaetano Barbella per le sue considerazioni e per il suo apprezzamento nei confronti del mio articolo.
    In effetti la ricorsività è, a mio avviso, un argomento estremamente affascinante e pregno di potenziali connessioni con altri ambiti. I concetti di ricorsività ed autoreferenza sono temi davvero fondamentali e ricorrenti,  non solo in matematica e in informatica ma in moltissimi altri contesti.

    Sul mio blog scriverò senz'altro altre cose su questo tema!

    @Marco
    Sul perché il mio blog si chiami così avevo dato qualche indicazione nel primo post, datato 1-1-11:
    http://misterpalomar.blogspot.com/2011/01/anno-nuovo.html

    A presto
    Paolo

    RispondiElimina

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