Matematicamente

venerdì 23 luglio 2010

Perché Non Usiamo Più I Numeri Romani?

Cari ragazzi e cari lettori,

l’articolo che vi propongo riporta un brano estratto da libro di Clifford Pickover  Le Meraviglie dei Numeri, in cui un ragazzo pone la domanda “Perché non usiamo più i numeri romani?” al dottor  Googol.



Un “Googol” è un numero pari a 10mila decaexilioni, ovvero un numero intero , esprimibile con 1 seguito da 100 zeri. Ma il  Dottor Francis O. Googol  «è un personaggio di cui Clifford Pickover narra le avventure matematiche>>. Sarà, infatti, il Dottor Francis O. Googol  a «trasportarci verso nuovi mari, rendendo più profonde le acque e allargando gli orizzonti».

Nel brano sono contenuti due rompicapo con i numeri romani. Provate a risolverli, se ne avete voglia. E adesso il brano.

Scaricate il documento "Perché non usiamo più i numeri romani?"

Sfogliate il documento nel widget di Issuu, qui nel blog. Cliccare al centro del widget per fruirlo in modalità fullscreen.



29 commenti:

  1. Una domanda che mi sono sempre posta anche io,
    Ho letto e come sai non e che ci ho capito molto.
    Però i numeri di oggi mi sembrano migliori,
    sarà che ci sono nata con questi numeri.
    Ma quando trovo dei numeri romani, non ti nascono
    che non ci capisco nulla.
    Dei numeri romani conosco solo quelli dell'orologio.
    Bacione
    Rosaria.


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  2. Molto carino ed interessante, Annarita! Io consiglierei l'inserimento di questo articolo nella programmazione didattica, anche in una prima classe superiore, come introduzione ai sistemi di numerazione. Nell'articolo, oltre all'approccio ludico-ricreativo e a quello storico,tra l'altro molto interessanti ed attrattivi per i ragazzi, sono ben spiegati i motivi della prevalenza del sistema posizionale su quello additivo dei numeri romani.
    A questo punto, poi, introducendo la scrittura di un numero in forma polinomiale si potrebbe passare a trattare i vari sistemi di numerazione nelle basi più comuni. Sarebbe così possibile far comprendere agli alunni l' unitarietà della conoscenza matematica e di come l'aritmetica e l'algebra spesso si "aiutino" reciprocamente. E non solo, anche la geometria: i rompicapo proposti, infatti, offrono a mio avviso  interessanti spunti geometrici, quello delle trasformazioni ad esempio, magari nei casi più elementari di traslazione, simmetria assiale, rotazione, come in particolare suggerisce il secondo rompicapo.(Se ho detto qualche sciocchezza,...perdona,....fa troppo caldo!).

    Complimenti, Annarita...post molto gradito!
    Un abbraccio,
    maria I

     

    RispondiElimina
  3. Dal documento che ho scaricato
    "Talvolta si vedono i numeri romani sui quadranti degli orologi che, incidentalmente, quasi sempre mostrano il numero quattro come IIII invece del tradizionale IV. (Vi siete mai chiesti perché?)."
    Io me lo sono chiesto ma nessuno mi ha dato risposta, e nemmeno qui c'è.

    RispondiElimina

  4. Vabbé, Rosaria! Ci sono tante cose che non conosco io!

    Bacione.

    RispondiElimina

  5. Nessuna sciocchezza Maria. Concordo con le tue considerazioni e suggerimenti.

    Ho l'intenzione di utilizzare il post durante il prossimo anno scolastico come input didattico polivalente!

    Grazie del supporto e dell'apprezzamento.

    Un abbraccio.

    RispondiElimina
  6. Alberto la frase "Vi siete mai chiesti il perchè?" io l'ho intesa in senso più generale rispetto al non uso del sistema di numerazione romano e non per la scrittura IIII al posto di IV.

    Penso che quest'ultima situazione non abbia una ragione specifica, ma sia piuttosto accidentale.

    Proverò a documentarmi appena avrò un attimo.

    Ciao!

    RispondiElimina
  7. Può darsi che qualcuno qui l'abbia già precisato prima di me:
    la notazone IIII è più antica: di epoca prettamente romana,
    mentre IV, quella usata tuttora, è di epoca medievale.
    Credo che il passaggio da una notazione all'altra sia stato dovuto esclusivamente a motivi pratici, per usare un minor numero di volte lo stesso simbolo,  come ad esempio
    VIIII= IX ......
    ciao
    maria I.

    RispondiElimina
  8. Per  Maria Itagliata 

    Il mio candore ha un nome ben preciso...facile da capire dai.

     

    Nonostante che no capisco nulla 

    non demordo e mi leggo  anche  tutto! 

    Preferisco centomila volte 

    blog come questi della nostra cara  Annarita

     ma non perchè è mia amica,

    Vedi cara Maria queste belle cose mi hanno sempre appassionata,

    ma e che mi mancano le basi e le mie lacune sono profondissime,  forse non ci sono neppure, le lacune, ma non mi arrendo.

    Grazie ai blog come quelli  Annarita ho appreso tante cose.

    Anche se piccolissime ma   mi accontento.

    Mi devo accontentare per forza

     

    Anche tu con i tuoi versi 

    mi hai insegnato che si possono

    comporre versi con la matematica 

    e per questo ringrazio te e Annarita

     

    Con lei mi scuso perchè in me non ha una lettrice 

    preparata, però affezionata si 

    Vi abbraccio a tutte e due 

    Grazie del commento che hai lasciato per me Per  Maria Itagliata 

    Il mio candore ha un nome ben preciso...facile da capire dai.

     

    Nonostante che no capisco nulla 

    non demordo e mi leggo  anche  tutto! 

    Preferisco centomila volte 

    blog come questi della nostra Annarita

     ma non perchè è mia amica,

    Vedi cara Maria queste belle cose mi hanno sempre appassionata

    ma e che mi mancano le basi e le mie lacune sono profondissime, ma non mi arrendo.

    Grazie ai blog come quelli  Annarita ho appreso tante cose.

    Anche se piccolissime  mi accontento.

    Mi devo accontentare, per forza

     

    Anche tu con i tuoi versi 

    mi hai insegnato che si possono

    comporre versi con la matematica 

    e per questo ringrazio te e Annarita

    Con lei mi scuso perchè in me non ha una lettrice 

    preparata, però affezionata si 

    Vi abbraccio a tutte e due 

    Grazie del commento che hai lasciato per me 

    Rosaria

    Rosaria

    PS Chiedo scusa ad Annarita per l'intrusione. 

    RispondiElimina
  9. Annarita, ho trovato in rete un comodo convertitore..., per i più piccoli.
    http://www.google.it/url?sa=t&source=web&cd=10&ved=0CDUQFjAJ&url=http%3A%2F%2Fwww.gnomomentino.it%2Fscuolabosco%2Fromani.asp&ei=BgZLTMPFFYbeOLj5uakP&usg=AFQjCNEYuooEsVsvjbA8WbWHRgUx0nnwIg

    ps: da solamente additivo il sistema di numerazione romano, nel medioevo, è diventato additivo-sottrattivo.
    Sinceramente non conosco altre motivazioni,....può darsi che ci siano!
    Scusami, se mi intrometto...spesso...!
    Un abbraccio
    maria I

    RispondiElimina
  10. Aldo, Maria, grazie! Nessuna intrusione, Maria. Hai svolto la ricerca per me...anche se approfondirò personalmente, per forma mentis.

    Conoscevo già il converitore, penso addirittura di averlo segnalato in qualche post in passato. In ogni caso, non guasta riproporlo. Grazie mille. E' bella la cooperazione in nome della conoscenza!

    Un abbraccio cumulativo.

    RispondiElimina

  11. Rosaria, non ti permettere di scusarti...di cosa, poi? Di essere curiosa di tutto e di amare la conoscenza a 360°? Lo sai che ti  apprezzo moltissimo sia per essere una lettrice generosa e amante del sapere che per la tua umanità.

    Un abbraccio grande.
    annarita

    RispondiElimina
  12. Caro Aldo, tu postavi il commento mentre io rispondevo ai vostri commenti.

    Grazie anche a te per il significativo apporto. La tua ricerca ha fornito spunti molto interessanti.

    Un abbraccio.
    annarita

    RispondiElimina

  13. Ha proprio ragione Maria I  ! Questa lezione è realmente propedeutica allo studio dei sistemi di numerazione.
    Per quanto riguarda il convertitore da cifre arabe a romane suggerito, è delizioso per i bambini!  I più grandicelli potrebbero anche crearlo con il foglio elettronico Excel. L'argomento del post offre dunque parecchi spunti didattici interessanti.
    Grazie,
    ciao
    Adele

    RispondiElimina
  14. Adele, il tuo parere favorevole mi fa veramente piacere.

    Sei molto cara a commentare i post.

    Un salutone.

    annarita

    RispondiElimina
  15. Carissima Maria, ti ringrazio infinitamente anche qui! Non ho parole! Tra te e Rosaria mi avete inondato di attenzioni.

    Un abbraccio grande.
    annarita

    RispondiElimina
  16. Una persona meravigliosa quale tu sei meriterebbe molto,.... ma molto di più!
    Goditi pienamente questa felice giornata e tutti gli alri giorni che verranno!(Non ti sembra vagamente...Leopardiana?!....).
    Un abbraccione
    maria I

    RispondiElimina
  17. Tutti si sono dati da fare sugli innumerevoli risvolti dei numeri romani e particolarmente sul quattro espresso in due modi. Davvero notevole quanto interesse desti questo argomento sui numeri: direi una pietra miliare.
    Tuttavia vengono introdotti nel testo in presentazione due rompicapo su cui si è sorvolato e che meritano di essere eviscerati, particolarmente il secondo: XI + I = X.

    Naturalmente tutti gli amici convenuti si sentono adulti e solo ai bambini sono rivolti i suddetti rompicapo. Invece no.

    Ultimamente è stato pubblicato dall'amica Annarita il mio scritto Anish Kapoor - Pi greco in una scultura e introduco un dialogo fra me ed un bambino. Questi fa capire come va vista la scultura facendo un'acuta riflessione, ma senza essere abbagliato dalla luce riflessa dai due specchi concavi della scultura. Insomma due cose in una per ravvisare sette lune cui nessuno bada, dei numeri in definitiva.

    Nel caso nostro, quella piccola equazione apparentemente errata, non lo è più se la si fa riflettere verso destra o viceversa.
    Tutto qui e allora? Vale la pena di dare tanto risalto ad una cosa così banale?

    Eppure dalle piccole cose, banali come questa, si evolve la storia umana senza far rivelare il mistero che la avvolge.
    L'uomo non deve sapere, ma deve sforzarsi di arrivare a tanto. Di qui il forte bisogno di filosofare.
    E cosa può accendere questo bisogno se non la meraviglia di cose come quella rilevate suol conto dei numeri romani?

    Il bisogno di filosofare, secondo Aristotele, nascerebbe, appunto, dalla "meraviglia":

    «Infatti gli uomini hanno cominciato a filosofare, ora come in origine, a causa della meraviglia: mentre da principio restavano meravigliati di fronte alle difficoltà più semplici, in seguito, progredendo a poco a poco, giunsero a porsi problemi sempre maggiori: per esempio i problemi riguardanti i fenomeni della luna e quelli del sole e degli astri, o i problemi riguardanti la generazione dell'intero universo. Ora, chi prova un senso di dubbio e di meraviglia [thaumazon] riconosce di non sapere; ed è per questo che anche colui che ama il mito è, in certo qual modo, filosofo: il mito, infatti, è costituito da un insieme di cose che destano meraviglia. Cosicché, se gli uomini hanno filosofato per liberarsi dall'ignoranza, è evidente che ricercarono il conoscere solo al fine di sapere e non per conseguire qualche utilità pratica.»[8] , ovvero dal senso di stupore e di inquietudine sperimentata dall'uomo quando, soddisfatte le immediate necessità materiali, comincia ad interrogarsi sulla sua esistenza e sul suo rapporto con il mondo.

    E qui ora siamo al nodo gordiano sui numeri romani, giusto sulla riflessione immaginaria concepita dall'uomo spogliato delle sue prerogative di essere adulto, rifacendomi al rompicapo suddetto.

    Sorge dunque questa domanda: ai romani cosa porta la filosofia?
    Per i romani la filosofia è arte di vita, afferma Cicerone. Questo è il passo in avanti. Questo, dunque è il merito dei "contare" in modo romano. "Numeri" di grande prestigio, se si considera il meraviglioso prodigio apportato dalla grandiosità dell'espasione romana.

    Dal diretto contatto con il mondo greco, dopo la conquista romana del Mediterraneo, la filosofia latina, caratterizzata sin dalle origini dalla diffidenza per la speculazione pura, dalla predilezione per la vita pratica e dall'eclettismo e che trovava in Cicerone il suo rappresentante più significativo, mira ad una compenetrazione del pensiero greco con la cultura romana, diviene "arte di vita", che viene sempre più intesa, come già diceva Platone, come "esercizio di morte", cioè metodo di preparazione all'abbandono del mondo terreno per l'ascesa a quello intellegibile.

    Gaetano

    RispondiElimina
  18. Rosaria, grazie ancora anche qui.
    Bacioni!

    RispondiElimina
  19. Sì, Maria! Mi sembra vagamente leopardiana...e mi piace!

    Grazie infinite. Sei un vero tesoro. Sono una persona straordinariamente fortunata ad avere incopntrato persone come te, Rosaria, Gaetano, Paolo, Aldo...e altri amici molto cari, che ci sono anche se non compaiono qui.

    Bacioni.
    annarita

    RispondiElimina

  20. Gaetano, aspettavo il tuo commento. Ci sarei rimasta male se non fosse arrivato!  Ormai mi hai abituata, mi avete abituata, bene.

    Bellissima la tua riflessione sull'ars vivendi della cultura latina e bella come la semplicità lo sa essere la tua risoluzione del secondo rompicapo.

    Ormai, tra te, Aldo e Maria avete messo tanta carne al fuoco nei vostri commenti che devono farne un post.

    Grazie infinita, caro Gaetano, per il raffinato e bellissimo apporto.

    Abbracci.

    RispondiElimina

  21. Caro Aldo, non ti proccupare. Grazie infinite! Sono io la prima a non fare caso a ricorrenze et similia!

    Non ti preoccupare nemmeno per i commenti, so bene che si molto impegnato ultimamente.

    Buon lavoro e carissimi saluti.

    RispondiElimina

  22. Anch'io mi associo

    Augurissimi, Annarita!

    Buona giornata.
    Adele

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  23. Scusate gli eventuali caratteri cubitali della poesia...colpa..del copia-incolla!
    maria I

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  24. Sono di passaggio,...sai ...le vacanze,..gli amici!
    Complimenti per il post, molto utile, anche perchè in molti hanno poca dimestichezza con i numeri romani. Interessante anche l'apporto dei commenti.
    Complimenti, anche per il bel nome che porti! Auguri vivissimi!
    Ciao
    alex.

    RispondiElimina
  25. Carissima Maria, i versi della lirica sono straordinariamente espressivi e toccanti.

    Quanta bellezza sto assaporando...

    Grazie infinite del prezioso dono.

    Un abbraccio.
    annarita

    RispondiElimina

  26. Adele, Alex: un ringraziamento anche a voi. Siete molto cari.

    annarita

    RispondiElimina
  27. Ciao Annarita!

    grazie per il ripassino storico, concordo con quanto qualcuno ha già detto e sicuramente il prossimo anno inizio matematica da qui!

    Elena

    RispondiElimina
  28. Ciao, Elenuccia! Beh sono contenta che il post sia stato di qualche utilità!

    Bacioni.

    A presto!

    RispondiElimina

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