Matematicamente

lunedì 4 gennaio 2010

Alice&Bob, Il Bimestrale Del Centro Pristem Dell'Università Bocconi

Cari ragazzi e lettori, vi segnalo Alice&Bob! Ma vediamo di cosa si tratta.

Alice & Bob, in omaggio ai due classici interlocutori in tema di dialoghi sulla crittografia, è un bimestrale che il Centro PRISTEM dell'Università Bocconi dedica al mondo della scuola e, in particolare, a quello delle scuole superiori. Una vera e propria rivista con i suoi articoli, i dossier sui giochi matematici, le sue rubriche. Un giornale vivo, in cui la riflessione teorica si accompagna ai commenti sull'attualità, alla proposta di iniziative, a tutto ciò che è matematico o che con la Matematica confina.



Vi sono presentate, tra le altre cose, le iniziative del PRISTEM, le sue pubblicazioni, i giochi matematici, l'esperienza dei laboratori "Matematica & Realtà".

Scrive Marco Crespi: "Si parla di Matematica, ma nel modo che ci piace e in cui crediamo: una Matematica moderna senza molti confini prestabiliti, che - con i modelli e le sue applicazioni - si insinua in profondità nella vita quotidiana. Una Matematica che mai si riduce a puro calcolo e a semplice tecnica. Una Matematica che vive nel contesto socio-economico e che, con la ricchezza del suo pensiero e delle sue applicazioni, riesce a sua volta ad orientare cultura e società. Anzi, di cultura e società fa parte a pieno titolo. Una Matematica che guarda al presente e al futuro, ma che viene da lontano. Una Matematica che sia inestinguibile vivacità, mai noia."

Alice & Bob è una rivista edita dal Centro PRISTEM dell'Università Bocconi di Milano e diretta da Angelo Guerraggio (Università Bocconi di Milano).


Riporto lo zoom di Angelo Guerraggio su Alice&Bob.

Zoom: A&B e la scuola
di Angelo Guerraggio

Per scrivere questo zoom, ho sfogliato i primi dodici numeri di Alice & Bob (qualcuno è un numero doppio) e mi sono trovato così a riflettere sul cammino fatto dalla rivista. Il lavoro di Marco Crespi (e di tutti gli amici che collaborano alla redazione) non si svolge secondo un modello rigido, deciso una volte per tutte e tavolino. Il timone risente dell’attualità e delle ultime proposte dei collaboratori ma viene cambiato anche in funzione della disponibilità degli autori e delle necessità contingenti di una rivista come la nostra, fortemente basata sul volontariato. Eppure, il filo conduttore che lega i primi dodici numeri di Alice & Bob mi sembra chiaro.
Provo a ripercorrerlo e ad esporlo schematicamente, per favorire la discussione e i contributi di tutti i nostri lettori (insegnanti e studenti).

1. Per Alice & Bob, la Matematica è una cosa seria. Non è un gioco (anche se tra poco parleremo proprio di giochi matematici). Il suo apprendimento non è una banalità. E non lo è neanche il suo insegnamento, che non può essere affidato a semplici animatori culturali. La Matematica è un linguaggio impegnativo, che porta poi a teorie complesse. È una strada in salita, che inevitabilmente alterna passaggi più impegnativi ad altri più facili.

2. Il fatto che la Matematica sia una cosa seria non vuol dire che debba essere presentata in maniera noiosa. Ecco la particolare cura di Alice & Bob verso la grafica, le immagini, il colore.

3. La complessità del linguaggio matematico non implica neppure che la sua presentazione debba essere sempre uguale, ripetendosi secondo riti immutabili nel tempo. Per continuare la metafora delle passeggiate in salita, di possibilità di escursioni, la montagna ne offre tante: per avanzare lungo alcuni tratti, è necessario averne fatti prima altri ma non sempre questa consequenzialità è così rigida. Si arriva a un certo punto e magari da lì partono diverse nuove passeggiate, tutte possibili e indipendenti l’una dall’altra. Alternarle serve anche a non annoiarsi e a provare nuove emozioni. Diventa una necessità se, dalle varie cime, si vogliono cogliere diversi panorami.

4. Con i suoi articoli più propriamente matematici, Alice & Bob mette proprio l’accento sui panorami. La fatica della salita può essere bella in sé ma anche, e soprattutto, per i nuovi panorami su cui permette di affacciarsi. La tradizionale domanda degli studenti a cosa serve la Matematica? (visto anche il notevole impegno che ci richiede) è sacrosanta. La risposta non è altrettanto facile. Quella di Alice & Bob è affidata al tema dei modelli matematici, al centro dei dossier “Matematica e Realtà” curati da Primo Brandi e Anna Salvadori. Nuove situazioni e nuovi problemi obbligano la Matematica a inventare risposte e teorie originali. È qui che la metafora della montagna diventa insufficiente : non si tratta di percorrere (magari per la prima volta) un sentiero che già esisteva, quanto piuttosto di inventare una nuova strategia che permetta di risolvere un problema “insolito” posto dalla nostra curiosità, dalle altre discipline o anche semplicemente dalla realtà quotidiana.

5. I giochi matematici sono un esempio di modelli, naturalmente presentati nella loro versione ludica. Ai giochi, ogni numero di Alice & Bob dedica un dossier (a cura di Nando Geronimi e Marco Pellegrini) in cui ripropone i quesiti più divertenti e stimolanti delle ultime gare con osservazioni e approfondimenti. Con quel certo clima competitivo che li accompagna, i giochi forniscono un buono spunto per “fare matematica”. Non si tratta solo di calcoli (e vince chi li termina prima e senza errori). Non si tratta neppure di dimostrare teoremi o proprietà. Si parte invece da una situazione – reale o fantastica che sia – e dal problema che pone. Per risolverlo, non basta il linguaggio e la logica di tutti i giorni. Bisogna allora formalizzarlo. Costruire un (piccolo) modello. La sua soluzione numerica porta alla soluzione del quesito proposto.

6. La Matematica che esce dalle pagine di Alice & Bob non è solo uno strumento pratico per risolvere problemi. La sua storia – anche quella “moderna” – dimostra che gli strumenti matematici spesso diventano teoria, acquisendo una loro autonomia. Diventano luoghi di riflessione, a prescindere dal loro utilizzo, e in questa riflessione coinvolgono valori, emozioni e giudizi che si ritrovano anche in altre espressioni umane. È insomma il valore culturale della Matematica. È quello che – sempre nelle pagine di Alice & Bob – emerge dalle interviste, dagli articoli su Matematica e letteratura o teatro, dalle recensioni di libri e film che all’ambiente scientifico fanno comunque riferimento.

7. La rivista dedica uno spazio non episodico anche ad articoli di carattere storico. Attraverso casi “concreti”, è possibile così constatare come lo sviluppo del pensiero matematico si sia sempre più inserito nel contesto sociale. La Matematica lo sostiene quasi accelerandone i battiti, influenzando le categorie del pensiero e fornendo i presupposti scientifici a innovazioni che cambiano lo stesso modo di vivere. C’è anche un condizionamento inverso: la Matematica vive di uomini e di idee che non possono non risentire dell’ambiente esterno. In questo senso, non è mai “astratta”. Anche le formalizzazioni che sembrano più lontane da qualsiasi riferimento reale, proprio perché non sono un semplice incastro di simboli, conservano sempre qualche traccia del pensiero e del periodo storico in cui sono state elaborate.

In copertina, sotto il titolo, Alice & Bob parla di “la piazza virtuale della matematica”. È l’indicazione che la rivista vuole essere uno strumento per il consolidamento di una grande comunità di insegnanti e studenti appassionati di Matematica. Appassionati di tante cose, curiosi di scoprire i fili che le collegano. Impegnati in questo progetto comune.

Quella che vedete è la copertina del n.10, che ci è stato gentilmente concesso dalla redazione, e che potete leggere online o scaricare, cliccando qui.



A&B_10_cop


7 commenti:

  1. rosy: anche se
    non capisco nulla di questa materia  ma qualcosa leggendo  afferro e questo mi basta
    ho abbracciato la matematica per simpatia a te e al tuo  blog
    ma ne sono contenta, tutto sommato  qualcosa piccola, piccola
    piccolissima, invisibile...  ho imparato

    Con affetto e bacione
    ciao!

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  2. Rosaria, hai asserito una cosa molto importante: hai abbracciato la matematica, che non ti piaceva, per simpatia e affetto nei miei riguardi. Un concetto fondamentale in didattica: se infatti il docente non riesce ad arrivare all'alunno non si può instaurare dialogo educativo.

    Grazie, bella.

    Affetto ricambiato.

    Bacione

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  3.  C'è una cosa che mi appassiona di te e del tuo blog: l'amore che ci metti, quell'amore che trapela da ogni rigo, da ogni spazio di questo blog! Credimi, non è per nulla, ma trovare insegnanti come te, oggi, non è facile.
    E allora la matematica, anche per coloro come me che hanno un rapporto di odio amore, diventa piacevole... diventa storia.
    Buona giornata.
    Rino. 

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  4. Forte la rivista. Bellissimo il discorso sull'influenza e sulla mucca.

    Grazie Anna, come sempre!

    Elena

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  5. avvisami quand'è pronto il tuo articolo sui frattali.

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  6. Pa, l'articolo è già pronto ed è stato inviato.

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  7. Controllato, ed è in perfetto orario.

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