Matematicamente

giovedì 12 novembre 2009

Lo Zero E Le Sue Tante Storie

Cari piccoli di 1° B, oramai ci siamo addentrati nello studio dell'insieme dei numeri naturali e siamo in procinto di "affrontare" la divisione e le sue proprietà.

Che ne dite di conoscere un po' più da vicino lo zero? Avete già iniziato a comprendere quale ruolo fondamentale esso rivesta in Matematica.

Robert Kaplan, nella prefazione denominata "La lente" (Zero. Storia di una cifra, Rizzoli, Milano, 1999)  inizia con le seguenti parole: "Guardate lo zero, e vedrete niente; guardate attraverso lo zero, e vedrete il mondo" e, prima di passare al "Capitolo 1", conclude così: "Sempre più prossimo, quasi a portata di mano, ma mai realmente afferrabile: è questa, forse, la definizione meno inadeguata dell'intima natura dello zero".


Lo zero, ignoto ai greci e ai romani, giunge in Occidente nel Medioevo attraverso gli arabi che a loro volta ne avevano appreso la nozione dagli indiani. Con i grandi rivoluzionari della matematica moderna, Newton e Leibnitz, lo zero assume nuovi significati e conquista un ruolo centrale non solo nel pensiero matematico, ma nella nostra stessa visione dell'universo.

Ce n'è abbastanza per invogliarvi a leggere i seguenti articoli già presenti su questo blog? Mi auguro di sì! Leggete, leggete! E non provate a barare che poi vi chiedo il riassunto!
Scherzo! Mi piacerebbe, però, avviare in classe una discussione su questo numero incredibile!

Riporto l'introduzione di ciascun articolo. Leggete il seguito cliccando sui link.

Primo articolo:
Lo Zero "0" E' Un Numero Naturale, Sì o No?

Cari ragazzi e cari colleghi, in questo periodo di vacanze estive, oltre a proporre  giochi di tipo matematico, paradossi e puzzle, curiosità e notizie storiche, ho pensato di fornire delle risposte a domande che sia voi alunni, ma anche adulti e colleghi, mi avete rivolto in sedi e tempi diversi.

La domanda che stiamo per affrontare in questo post è la seguente:"Lo zero può essere considerato un numero naturale o no?"

La domanda non banale, in base alla mia esperienza, viene posta quasi sempre in prima, ma anche negli anni successivi.



D'altronde i testi scolastici forniscono indicazioni differenti in proposito. In alcuni di essi si legge che Zo è l'insieme dei numeri interi compreso lo 0 mentre in altri si legge che è l'insieme dei numeri interi escluso lo 0.

Secondo articolo: La Straordinaria Storia Dello Zero - 1° Parte

Abbiamo visto quanta matematica si rileva, scavando nel passato – mettiamo nelle fondamenta di una città come quella di Torino romana. Potremmo tentare questa strada per ampliare l'orizzonte della questione provocatoria dello zero, se naturale o no, posta dalla prof Annarita Ruberto, tanto più che gli accademici della matematica sembrano essere in discordia tra loro su questa cosa.
Infatti, alle diverse opinioni, che potrebbero scaturire, si aggiungerebbe il lato interessante del venire a conoscenza della radice “naturale” dato ai numeri in discussione, ai quali non si sa se lo zero appartenga.

Perché non parlare della straordinaria storia dello zero?

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Con questa domanda, inizia il capitolo dedicato alla storia dello zero nel libro “Intelligenza matematica” (di Brian Butterworth) già presentato in questo blog.

Terzo articolo: La Straordinaria Storia Dello Zero - 2° Parte: Lo Zero Dei Maya

In modo assolutamente indipendente dall'invenzione dello zero avvenuta nella Valle dell'Indo, e diverse centinaia di anni prima, la straordinaria civiltà dei Maya usava il disegno di una conchiglia per indicare lo zero in un sistema di notazione posizionale. I Maya usavano due segni, il punto per «1» e la linea orizzontale per il «5».
Nel loro sistema di conteggio ordinario vigesimale (in base 20) essi usavano questi simboli per i multipli di 20^0 (=1), di 20^1 (=20), 20^2 (=400), e così via. A differenza dei nostri simboli numerici, le posizioni erano ordinate dal basso verso l'alto invece che da sinistra verso destra.

Quarto articolo: La Storiella Di Zero Che Preferiva restare Anonimo

C'erano dieci numeri compresi da 1 a 9, e con loro anche Zero, che erano compagni di classe. Zero, per via della sua nullità, era assai timido e anche per questo nessuno badava a lui. Ma Zero sentiva il forte bisogno di far valere la sua personalità e cercava di dire la sua ai compagni. Tentava continuamente di vincere la propria timidezza senza, però, riuscirci. Ciò che cercava di dire gli rimaneva sempre dentro ed era come fosse lo scritto, se pur amabile, di una lettera anonima.
Un giorno, i nove numeri, e naturalmente anche Zero, decisero di fare un gioco diverso dal solito, tanto per cambiare. Dissero: "Componiamo delle coppie come per fare un ballo". E così trovarono un modo assai geniale di attuarlo: 1 si unì a 9, 2 a 8, 3 a 7, e 4 a 6, divenendo 4 magnifici 10, con loro sorpresa.




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Beh, credo ne abbiate abbastanza, vero?

6 commenti:

  1. belle queste " storie" sullo zero...trovi sempre il modo giusto di coinvolgere i tuoi alunni, e questo lo trovo molto bello;))
    ciao annarita, roberta

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  2. Lo zero è un numero naturale solo per i poveri. Ecco perché l'hanno inventato gli indiani e non gli svizzeri.

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  3. mi è stato utile nche a me  qusto post sullo zero.
    michela.c 2b

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  4. rob, mi sforzo di fare del mio meglio.

    Salutone.
    annarita

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  5. dove sono i giochi della mente e di geogebra per noi?
    Filippo Carroli

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  6. Leggi i titoli dei post, Filippo, e li troverai facilmente. Oppure vai nelle categorie nella colonna laterale destra e clicca su GeoGebra o in giochi interattivi e troverai quel che cerchi.

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