Matematicamente

sabato 10 ottobre 2009

TED Talks - Cambiare L'Insegnamento Della Matematica: La Formula Di Arthur Benjamin

Carissimi, in una recente presentazione al TED 2009,  il matematico Arthur Benjamin argomenta come si potrebbe cambiare l'insegnamento della Matematica.

Segue il video con i sottotitoli in italiano, che potete selezionare dal menu.














Trascrizione integrale del testo

Ora, se il presidente Obama mi invitasse a diventare il prossimo Zar della matematica, avrei una proposta che penso migliorerebbe di molto l'insegnamento della matematica in questo Paese. E sarebbe facile da mettere in pratica e poco costosa.

Il programma di matematica che abbiamo ora è basato su fondamenta di aritmetica ed algebra. E tutto quello che impariamo in seguito va verso una sola materia. Al vertice di questa piramide, c'è l'analisi matematica. E sono qui per dire che penso che quella sia la cima sbagliata per la piramide... che la cima corretta - che tutti i nostri studenti, ogni studente diplomato dovrebbe conoscere - dovrebbe essere la statistica: il calcolo delle probabilità e la statistica. (Applausi)

Voglio dire, non fraintendetemi; l'analisi è una materia importante. E' uno dei grandi prodotti della mente umana. Le leggi della natura sono scritte nel linguaggio dell'analisi. E ogni studente che studi matematica, scienze, ingegneria, economia, dovrebbe sicuramente imparare l'analisi prima della fine del primo anno di college. Ma sono qui per dire, come docente universitario di matematica, che molte poche persone usano l'analisi matematica in modo consapevole e significativo, nella loro vita di tutti i giorni. Dall'altra parte, la statistica - è una materia che potrebbe e dovrebbe, essere usata quotidianamente. Giusto? E' rischio. E' premio. E' casualità. E' capire i dati.

Penso che se i nostri studenti, se i nostri studenti delle superiori - se tutti i cittadini americani - conoscessero la probabilità e la statistica, non ci troveremmo nel pasticcio economico in cui ci troviamo oggi. Non solo - grazie - non solo questo... [ma] se insegnata in modo opportuno, può essere molto divertente. Voglio dire, il calcolo delle probabilità e la statistica sono la matematica dei giochi e del gioco d'azzardo. Sono analizzare i trends. Sono predire il futuro. Guardate, il mondo è cambiato da analogico a digitale. Ed è ora che il nostro programma di matematica cambi da analogico a digitale. Dalla più classica matematica del continuo, alla più moderna matematica discreta. La matematica dell'incertezza, della casualità, dei dati - della probabilità e della statistica.

Riassumendo, piuttosto che i nostri studenti imparino i concetti dell'analisi, penso che sarebbe molto più importante che tutti loro sapessero cosa "due deviazioni standard dalla media" significhino. Ed è quello che io intendo (in media). Grazie mille. (Applausi)

3 commenti:

  1. Come dire che, siccome la fisica quantistica non si ritrova nella vita di tutti i giorni, allora è meglio fermarsi all'insegnamento della meccanica o, al massimo, dell'elettromagnetismo.  La bellezza della matematica si coglie, secondo me, proprio con l'analisi e la teoria dei numeri, di fronte alle quali la statistica pare una tecnica da ragionieri. Sempre secondo me, eh.

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  2. No, Pop! Non credo che sia questo il senso del discorso di Benjamin. Qui non si sta mettendo in discussione l'importanza dell'Analisi e la bellezza della Matematica.

    Benjamin ne fa una questione di utilità per affrontare le cose del mondo nella nostra epoca, l'epoca digitale, in cui ci sono i problemi economici e altri problemi seri da saper affrontare e su cui saper fare previsioni di una certa concretezza.

    L'Analisi dovrebbe essere alla base più che al vertice della piramide apprenditiva. Sono d'accordo con lui. Occorre conoscere bene l'Analisi, ma anche andare oltre...

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  3. Sono d'accordo ma probabilmente perchè influenzato dalla sommaria conoscenza dei  concetti  di deviazione standard, varianza, scarti etc etc  mentre per l'analisi spinta servono basi universitarie. Ciò non toglie che anche un ingegnere, un medico o chicchessia non debba trovare giovamento dall'analisi dei dati concernenti il proprio lavoro. Grazie, prof, un abbraccio.

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