Matematicamente

mercoledì 4 marzo 2009

Un Gioco Matematico Di Luca Pacioli

Cari ragazzi e cari lettori, segnalo un articolo straordinario, di cui mi sono letteralmente innamorata. Si tratta dell' articolo odierno di Dario Bressanini, autore dell'ottimo e noto blog "Scienza in cucina".


...Ma non mi dilungo, leggete e capirete quel che voglio dire.


Scrive Dario:


Bolzone. Doi ànno a partire una bote de vino che tene some 8 e si ne deve ciaschuno avere some 4 in sua parte, e non ànno altri mesure né instrumenti de poderlo partire se non do’ altre botti voite, che l’una tiene some 5 e l’altra tiene some 3. Dimando commo lo partiranno giustamente.

 



No, anche se si parla di vino non sto scrivendo sotto l’effetto dell’alcool :lol:


È una nebbiosa serata invernale, siete con un gruppo di amici e volete rilassarvi dopo una dura giornata di lavoro. Che fare? Andare al più vicino centro commerciale con annesso multisala, comprare popcorn, patatine con ketchup ed entrare al cinema a vedere l’ultimo successo di botteghino? Si potrebbe fare. L’unico problema è che non esiste un cinema nel vostro paese e neppure in provincia. Ma neanche nella vostra regione, e a dirla tutta, in nessun posto sulla terra. E a voler essere pignoli, nel vostro continente non esistono popcorn, patate né tantomeno il pomodoro. No, non siete in un futuro apocalittico post-terza guerra mondiale. Voi e i vostri amici siete seduti in una taverna fumosa, riscaldata dal camino e poco illuminata, con un boccale sul tavolaccio di legno e l’odore di un agnello arrostito che sfrigola sul grande spiedo in fondo alla sala. È il 1478, forse a Venezia, forse a Perugia, o magari a Milano. Come passare la serata allora, se non potete accendere la televisione, i romanzi gialli non sono ancora stati inventati, non potete andare ad un concerto, o in discoteca?


Potete giocare! Il capobrigata, un frate che sta per diventare amico nientemeno che di messer Leonardo da Vinci, ha una serie inesaurbile di giochi, trucchi, enigmi e passatempi da proporre come “schifanoia”, per “schivar la noia”. E vi divertirete tanto che presto anche nelle corti vorranno il vostro vademecum. Presto quindi! Fra’ Luca sa bene che, attraverso i giochi, le meraviglie della matematica fanno breccia anche nelle “menti incolte”. E utilizzerà le sue arti aritmetiche per indovinare in quale dito e in quale falange nascondete un anello, quanti carlini, ducati, e sestini avete nella bisaccia, e quanti punti avete fatto lanciando i dadi. In una taverna possono forse mancare le carte da gioco? Ecco Pacioli stupire gli amici con giochi di prestigio, alcuni dei quali sono ancora nel repertorio di maghi e prestidigitatori moderni.


Persino quando l’oste porterà il vino, il nostro inesauribile frate approfitterà per porre un quesito alla compagnia, utilizzando dei recipienti. Risolvendo l’enigma i boccali si potranno riempire di vino, e la serata di risate.


pacioli2


Continuate a leggere l'articolo originale di Dario Bressanini.

8 commenti:

  1. Grande fra' Luca Pacioli, grande Bressanini e soprattutto grande Annarita!


    Un abbraccio!

    RispondiElimina
  2. Concordo con il giudizio di Mauro Piadi.

    Ricordo che l' amico fraterno Gaetano Barbella ha scritto di Luca Pacioli nel mio blog letterario

    http://utilizerapagain.blogspot.com/search?updated-max=2009-02-20T21%3A30%3A00%2B01%3A00&max-results=7


    Un abbraccio

    Vale

    RispondiElimina
  3. Grazie, fratel Pier Luigi! Chi più di noi, per certi versi “frati”e dunque noti a quell’oste di certo, sappiam che col vin fa coppia quella “mosca del cartiglio”! E tutte e due giusto a “scompigliar l’assoluta completezza del saper saccente”. È qui il tenue filo in alto opposto a quella sorta di cristallo del quadro, ma l’altro che si innalza e s’abbassa tracannato non è da meno.

    Ecco la fissità degli occhi lucidi e il loro rovescio.

    E i fatti dei figli della moglie, del lavoro e dei creditori che s’affannano nostro malgrado?

    Tutto alla sorte, come dire, testa o croce? Ma ridendo, ridendo. Mai tanto piacere di immaginar le loro facce buie e noi rubicondi come non mai.

    E il vino? Gocce-numeri del piacer di Bacco. È come il sapere che è una bella cosa che porta a far scegliere all’uomo che se ne nutre a sazietà, quasi sempre la strada del benessere.

    Ma poco dopo giunge l’ora e quella mosca diventa una rogna insieme al vino. Altroché!

    gaetano

    RispondiElimina
  4. Pier e Gaetano, grazie per i vostri contributi.


    A presto.

    annarita:)

    RispondiElimina
  5. Ti stancherò anche ma io non resisto:

    sono appassionata anche di CUCINA

    by LISA IB

    RispondiElimina
  6. Che post divertente. Grazie a tutti.

    Ho coinvolto anche mio figlio ed abbiamo giocato insieme alla ripartizione degli 8 litri di vino. Grazie ancora, prof.

    RispondiElimina
  7. Bravo, Enzo...e come è andata? Mi riferisco alla ripartizione del vino;)

    RispondiElimina
  8. Lisa, sono contenta che tu sia appassionata di cucina...è una passione appetitosa!;)

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...